Nell?annunciare la Ventunesima Esposizione del 2016 la Triennale mette in evidenza con il titolo XXl Century. DESIGN AFTER DESIGN le due tematiche su cui intende impegnarsi nei prossimi due anni: con la dizione ?XXI Century? sottolinea l?attualità determinante del nuovo secolo e comunica la percezione di una discontinuità nei confronti dei miti del XX secolo (crescita illimitata, globalizzazione, affermazione definitiva di un determinato modello economico, finanziario, produttivo, ecc.), mentre con la dicitura ?DESIGN AFTER DESIGN? comunica la volontà di affrontare i cambiamenti che coinvolgono l?idea stessa di progettualità. Si può considerare il doppio significato del termine ?after? per la valutazione del prossimo futuro: questo potrebbe indicare un ?dopo? ossia la progettualità in quanto fatto posteriore o susseguente al novecento, oppure un ?nonostante? ossia quella progettualità che si fa largo, in via antagonista, a dispetto del persistere di condizioni ascrivibili al secolo precedente. In ogni caso il titolo trasmette la suggestione di uno sguardo rivolto a un?attualità da interpretare come un futuro già presente, come in certi romanzi di fantascienza dove si mostra l?affresco di un futuro non lontano che sembra estremizzare il nostro presente.

 

Una fantascienza, quella della nuova progettualità cioè, sempre più calata nel nostro attuale presente, tutta concentrata a esplorare le vie che oggi possono definire il domani migliore o peggiore che sia. Circa il persistere del suo impegno ad affrontare il futuro la Triennale - nei decenni dal 1923 a oggi - ha alternato momenti incentrati su proposte progettuali ottimistiche, fiduciose dei progressi del Movimento Moderno ? le Triennali di Zanuso, Giò Ponti, ecc., - ad altri momenti in cui l?affievolirsi di quelle certezze ha indotto i protagonisti a puntare sull?attrattività della forma espositiva stessa ? le Triennali di Aldo Rossi, Vittorio Gregotti, Umberto Eco, Ettore Sottsass, ecc. -, per sperimentare da ultimo le fasi di un approccio filologico e postmoderno con mostre di carattere tematico/museografico che hanno costituito il modello espositivo della fine del novecento. Il Palazzo dell?Arte porta le tracce di queste passate attività e nel disporsi a diventare l?epicentro delle manifestazioni della Ventunesima Esposizione Internazionale del 2016 farà tesoro di queste eredità in modo da diventare un autentico ?iperluogo? situato efficacemente al centro di manifestazioni diffuse in tutta la città di Milano.

La Triennale fornirà quanto prima l?agenda dei temi da sviluppare per il 2016 facendo in modo che sin dal 2014 il modello di produzione del programma dell?Expo prenda corpo con il sostegno di un?efficace immagine grafica e comunicativa. Nei due anni a disposizione si terranno riunioni, conferenze, si realizzeranno libri, fascicoli informativi, mostre introduttive, blog, ecc. facendo in modo di trasformare il programma di avviamento in un percorso innovativo di elaborazione e comunicazione dei contenuti attraverso il quale l?Esposizione prenderà forma comunicando anche all?esterno i propri risultati. Temi come la grande diffusione di capacità progettuali nei diversi paesi del mondo (dall?Europa, all?America, all?Asia, all?Africa) in concomitanza dello sviluppo di un mercato globale, il carattere sempre più trasversale della progettazione con l?indebolimento dei confini disciplinari tra architettura, urbanistica, design, paesaggio, comunicazione, ecc. e le nuove relazioni tra queste diverse competenze, l?importanza assunta dalla discussione sui beni comuni, il dibattito in corso sul concetto di innovazione, il post fordismo rappresentato da nuove figure di progettisti anche grazie a tecnologie produttive come il digital manufacturing, il modo di intendere lo stesso ambito della città di Milano, sede della Triennale, come area sperimentale e incubatore di nuove professionalità, e altro ancora sono suggestioni da consegnare agli approfondimenti di un Comitato Scientifico internazionale costituito da personalità di diverse discipline afferenti al progetto. In sostanza il Comitato Scientifico avrà il compito di articolare le figure concrete in cui rappresentare e approfondire la condizione della progettazione nell?orizzonte del XXI secolo prefigurato dal tema ?DESIGN AFETER DESIGN?. Volendo proseguire con i due atout essenziali delle attività della Triennale sopra menzionati - la presentazione di contenuti innovativi e l?alta qualità delle forme espositive ? la XXI Triennale del 2016 si prefigge di realizzare il clima intenso e partecipato di un FESTIVAL unito alla qualità interattiva, all?emotività, all?alta identità spaziale architettonica di un IPERLUOGO. Il superamento dell?idea di Fiera, di Esposizione tradizionale a padiglioni, ad esempio, può comportare l?abbandono della formula del Padiglione in rappresentanza di un Paese a favore della realizzazione di un ambiente più elastico, più simile a un ?concept store? , a un luogo semplicemente dotato di senso, con la mise en abyme del nome del Paese stesso o dell?Organizzazione che lo presiede in ottemperanza con la volontà di esporre soprattutto delle tematiche.

Poiché la manifestazione della XXI Triennale avrà una durata di cinque mesi verrà elaborato un significativo programma di eventi temporanei - FESTIVAL - in grado di creare nel contesto dell?Expo occasioni per visite, dibattiti, conferenze, convegni, bookshop, corsi di formazione, workshop in una significativa relazione con gli ambiti di formazione internazionali, gruppi di progettazione e strutture produttive qualificate.

L?ambizione della Triennale è quella di far convergere attorno all?istituzione milanese e al Palazzo dell?Arte - IPERLUOGO - una progettualità propria e peculiare, come del resto è avvenuto in altre fortunate circostanze, nello spirito di sviluppare nuove elaborazioni e di avviare nuovi rapporti tra diverse parti del mondo e altre istituzioni.

Insomma la Triennale vuole proseguire la sua tradizione progettuale, praticare un percorso distinto dalle manifestazioni dominate dalla cultura dello spettacolo e dell?iperconsumo.

Le linee di indirizzo appena tracciate hanno la funzione di abbozzare un piano di intenti per l?Esposizione del 2016 e di delineare i punti dell?ordine del giorno di un incontro da tenersi a Milano all?inizio del 2014 con tutti i membri del Comitato scientifico. Il seminario di questo primo incontro rappresenterà a tutti gli effetti l?inizio delle attività della XXI Triennale.